L’arte e la nobiltà della valle biellese trovano peculiare espressione nell’antico borgo di Crevacuore, marchesato unito al principato di Masserano ai tempi del Medioevo. Qui sorgeva, cinquecento anni orsono, un imponente castello di cui non rimangono che alcuni resti, portatori di racconti tra storia e leggenda. Proprio all’interno delle sue mura nacquero i Canestrelli di Crevacuore.
In un atto del Castro datato 1633 si legge, scritta nel dialetto dell’epoca, la prima ricetta conosciuta di queste cialde di pasta frolla al cioccolato dall’intenso sapore speziato.
E oggi ci facciamo portavoce di questa dolce tradizione, tramandando e tutelando l’eredità storico-gastronomica di Crevacuore: il canestrello continua tuttora a ritemprare spirito e corpo di cittadini e turisti ora come di viadanti, pellegrini, nobili e cortigiani nel passato.
L’antico Castello di Crevacuore sorgeva su una collina sovrastante l’abitato e apparteneva ai Ferrero-Fieschi di Masserano. Era composto da un grande corpo principale, due bastioni, il ponte levatoio, quattro torri ed edifici vari, tra cui i magazzini per le munizioni, la cisterna per l’acqua, il forno e gli alloggiamenti per i soldati del Castellano.
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